Il Prince Charles Cinema di Soho ha cancellato la prima mondiale del film “The Last Screenwriter” perché scritto dall’intelligenza artificiale (IA).
L’annullamento della proiezione è avvenuto in seguito alle proteste nei confronti della sceneggiatura generata interamente da ChatGPT.
Il Prince Charles Cinema di Soho, nell’elegante West End di Londra, avrebbe dovuto ospitare la prima mondiale di The Last Screenwriter il 23 giugno 2024.
Tuttavia, l’evento non avrà luogo dopo le aspre critiche di professionisti e appassionati per “l’uso dell’intelligenza artificiale al posto di uno scrittore“.
In una dichiarazione condivisa su Instagram Stories, il cinema ha confermato che la proiezione è stata annullata, aggiungendo che la motivazione ricevuta “parla di un problema più ampio all’interno del settore“.
Tuttavia, il regista del film, Peter Luisi, ha dichiarato che le persone non hanno compreso il progetto.
Secondo lui, il film trascende i timori sul futuro e sull’impatto dell’intelligenza artificiale nell’industria cinematografica, dicendo agli sceneggiatori che “io sono uno di loro“.
In The Last Screenwriter, scritto da ChatGPT 4o, il protagonista principale Jack si trova in difficoltà quando si rende conto che l’IA ha eguagliato le sue capacità e la sua intelligenza, andando oltre la comprensione delle emozioni e dell’empatia umana.
Luisi e il suo team hanno parlato del loro intento di:
“scoprire se l’intelligenza artificiale è in grado di scrivere un intero lungometraggio e quanto sarebbe stato valido questo film se prodotto da un team di professionisti”.
“Decisione radicata nella nostra passione”
Il Prince Charles Cinema, noto per ospitare film di nicchia, d’arte e classici, ha dichiarato di essere stato informato di “un esperimento cinematografico” da un creativo che voleva affrontare la discussione sull’intelligenza artificiale e i suoi impatti negativi.
Sulla base di queste premesse, il locale ha deciso di accettare la prenotazione.
Tuttavia la scena è cambiata quando un enorme numero di reclami da parte di clienti e sceneggiatori, che esprimevano forti preoccupazioni, ha portato alla cancellazione del film. Nella dichiarazione, il cinema ha affermato che:
“La nostra decisione è radicata nella nostra passione per i film e nell’ascolto di coloro che sostengono ciò che facciamo”.
L’IA nel cinema è una questione delicata e attuale, che si è manifestata in alcuni casi di alto profilo.
L’anno scorso era presente nello sciopero del sindacato degli attori statunitensi, mentre più di recente si è scatenato un putiferio per la clonazione della voce di Scarlett Johansson da parte di OpenAI.
La questione arriverà presto a Westminster, dove ai parlamentari britannici verrà chiesto di intervenire sulla questione del risarcimento degli artisti quando il loro lavoro viene utilizzato per altri scopi dagli sviluppatori di IA.