L’intelligenza artificiale (IA) sta rapidamente entrando in ogni ambito della nostra vita e sembra che non ci sia modo di fermarla.
Questa tecnologia si sta rivelando particolarmente rivoluzionaria nel mondo del business, dove consente di prendere decisioni basate sui dati, di automatizzare i compiti e di migliorare l’esperienza dei clienti.
Con un’evoluzione così rapida e tante fonti di informazione disponibili, abbiamo raccolto le seguenti statistiche aggiornate sull’IA per fornirvi un’istantanea sull’utilizzo e l’impatto dell’intelligenza artificiale nel 2025.
Statistiche sull’intelligenza artificiale
- Si prevede che il mercato globale dell’intelligenza artificiale raggiungerà un valore di 1,35 trilioni di dollari entro il 2030.
- Entro il 2030, la crescita della tecnologia IA potrebbe contribuire all’economia globale per 15,7 trilioni di dollari.
- Si stima che ChatGPT costi almeno 700.000 dollari al giorno per funzionare.
- Oltre 4 milioni di immagini generate dall’IA vengono prodotte ogni giorno con Dall-E.
- Il 57% degli utenti spera che un giorno la tecnologia IA sia in grado di svolgere tutte le faccende domestiche.
Statistiche di crescita dell’IA
Negli ultimi anni il settore dell’intelligenza artificiale ha registrato una crescita notevole, mostrando un’espansione senza precedenti.
Dai chatbot all’IA generativa e ai generatori di immagini, la proliferazione delle tecnologie di intelligenza artificiale in diversi settori ha favorito progressi significativi in termini di automazione e scatenato un’ondata di innovazione.
Secondo Grand View Research, il mercato dell’IA vale già 136,55 miliardi di dollari, ma si prevede un ulteriore CAGR (tasso di crescita annuale composto) del 37,3% dal 2024 al 2030.
Una previsione globale sull’IA di Marketsandmarkets prevede un CAGR leggermente inferiore, pari al 36,8%. Secondo questo rapporto, il mercato dell’intelligenza artificiale avrà un valore di 1,35 trilioni di dollari entro il 2030.
Nel frattempo, un altro report di Presedence Research prevede un valore più modesto di 962 miliardi di dollari entro il 2030, con una rapida crescita fino a 1,87 trilioni di dollari entro il 2032.
In particolare, secondo Global Market Insights, il mercato dei dispositivi wearable alimentati dall’intelligenza artificiale, come smartwatch e fit-bit, dovrebbe raggiungere un valore di 180 miliardi di dollari a livello mondiale entro il 2025.
Stando a uno studio di Allied Market Research, il mercato dell’IA nei social media dovrebbe raggiungere i 12 miliardi di dollari entro il 2031, con un CAGR del 28,7% dal 2022 al 2031.
Secondo l’indagine annuale di NewVantage Partners del 2022, il 91% delle organizzazioni leader sta investendo in progetti di IA, affermando che i propri investimenti in attività e dati legati a questa tecnologia stanno aumentando di anno in anno, con ritorni già considerevoli.
Secondo IBM, il tasso di adozione globale dell’IA è stato del 35% nel 2022, con un aumento di 4 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
ChatGPT è stato lanciato nel novembre 2022 e in cinque giorni oltre un milione di utenti si sono iscritti al sito.
L’unico servizio che ha battuto questo record è stato il nuovo social network Threads di Meta Platforms, che ha impiegato solo un’ora per raggiungere un milione di utenti, come riportato da Statista.
Secondo uno studio di Forbes, il 97% dei proprietari di aziende ritiene che ChatGPT influenzerà positivamente le loro operazioni commerciali.
Le ultime statistiche di OpenAI mostrano che i generatori di immagini AI Dall-E e di ChatGPT contano oltre 3 milioni di utenti attivi che generano più di 4 milioni di immagini al giorno.
Secondo la quinta edizione dello State of AI in the Enterprise di Deloitte, pubblicata nel 2022, il 94% dei leader aziendali ritiene che l’IA sarà fondamentale per il successo dell’azienda nei prossimi cinque anni. L’indagine ha coinvolto 2.620 leader mondiali le cui aziende stanno già utilizzando l’intelligenza artificiale in specifici campi.
Il Global Artificial Intelligence Study di PwC prevede che la tecnologia IA potrebbe contribuire all’economia globale per altri 15,7 trilioni di dollari entro il 2030.
Ciò equivale a un aumento del PIL del 26% in Cina e del 14,5% in Nord America. Queste due nazioni insieme rappresentano quasi il 70% dei guadagni totali previsti a livello globale.
Si prevede, inoltre, che i ricavi più significativi deriveranno da miglioramenti della produttività e da ottimizzazioni dei prodotti che stimoleranno la domanda dei clienti.
Intelligenza artificiale e dati sulla forza lavoro
Diamo ora un’occhiata a chi utilizza l’intelligenza artificiale, per cosa la utilizza e come si prevede che influenzerà la forza lavoro nei prossimi anni.
Come viene utilizzata l’IA sul lavoro?
Un’indagine McKinsey del 2022 ha fornito alcuni spunti interessanti su come l’IA viene attualmente utilizzata dalle aziende:
- Sviluppo di prodotti e/o servizi: 55%
- Marketing e vendite: 55%
- Operazioni di servizio (incluso il servizio clienti e il back-office): 54%
- Modellazione e analisi del rischio: 15%
Un’ulteriore ripartizione è riportata nel grafico qui di seguito:
Le statistiche di Forbes, raccolte da 600 imprenditori, rivelano i seguenti modi in cui le aziende utilizzano o intendono utilizzare l’IA per migliorare l’esperienza dei clienti:
- Chatbot per la messaggistica istantanea: 73%
- Redazione e invio di e-mail: 61%
- Consigli personalizzati su prodotti e servizi: 55%
- Scrittura di messaggi di testo: 49%
- Pubblicità personalizzata: 46%
- Contenuti per siti web: 42%
- Telefonate: 36%
Il 56% di questi imprenditori ha anche dichiarato di utilizzare già o di avere intenzione di utilizzare l’intelligenza artificiale per il customer service.
Altri impieghi sono la cybersicurezza e la lotta alle frodi, gli assistenti personali digitali e la gestione delle relazioni con i clienti, rispettivamente con il 51, il 47 e il 46%.
Tuttavia, l’utilizzo dell’IA si sta già spingendo oltre la tecnologia e il marketing, con casi d’uso davvero rivoluzionari:
- L’Università della British Columbia e i ricercatori della BC Cancer hanno sviluppato un’IA che, leggendo gli appunti dei medici, è in grado di prevedere la sopravvivenza al cancro con un’accuratezza dell’80%.
- Secondo un articolo pubblicato su Nature, un rivoluzionario strumento di intelligenza artificiale è ora in grado di prevedere la struttura di 200 milioni di proteine. Archiviate in un database di 23 terabyte, queste informazioni potrebbero offrire nuove opportunità per lo sviluppo di farmaci che si basano su queste strutture proteiche.
- Gli scienziati dell’Università di Oxford hanno sviluppato un’IA in grado di leggere le labbra con una precisione del 400% superiore a quella di un essere umano.
- L’Emotion AI (Intelligenza Artificiale delle Emozioni), che utilizza l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP) per riconoscere le emozioni umane nel testo, potrebbe presto essere utilizzata nelle applicazioni sanitarie per aiutare i medici a valutare e monitorare lo stato emotivo dei pazienti, in particolare di quelli affetti da patologie neurodiverse.
Qual è l’impatto dell’IA sui posti di lavoro e sui lavoratori?
Secondo l’indagine State of AI in the Enterprise di Deloitte, l’82% dei dirigenti aziendali ritiene che l’IA migliori la soddisfazione e le prestazioni lavorative. Allo stesso tempo, il 47% afferma che l’uso della tecnologia crea paura o preoccupazione.
Marketsandmarkets prevede che entro il 2030 l’IA avrà raggiunto un livello di sofisticazione pari a quello umano e, pertanto, potrebbe sostituite molti più posti di lavoro di quelli attuali.
Al momento, sembra che i lavoratori a livello globale siano già consapevoli di questo rischio, visto che in un recente studio del Pew Research Center, la “perdita di posti di lavoro” è stata citata come la ragione principale per cui le persone si sentono più preoccupate che entusiaste della crescita dell’IA.
Tuttavia, i giovani appaiono più ottimisti riguardo all’utilizzo dell’IA nelle aziende e nel mondo del lavoro.
Secondo i dati pubblicati su Statista, il 42% degli utenti di età compresa tra i 18 e i 44 anni ritiene che l’Intelligenza Artificiale creerà molti più posti di lavoro di quanti ne andrà a sostituire. In termini di paragone, mentre il 48% dei più anziani ritiene che IA comporterà una riduzione dei posti di lavoro, solo il 18% dei più giovani è di questo parere.
Uno studio pubblicato da Goldman Sachs nell’aprile del 2023 prevede che i sistemi di intelligenza artificiale aumenteranno significativamente i posti di lavoro a livello globale, sostituendo solo 300 milioni di ruoli a tempo pieno.
Lo studio ha anche rilevato che due terzi delle professioni sono in qualche misura vulnerabili all’IA. Le professioni più a rischio di automazione, in base alla percentuale di compiti che potrebbero essere automatizzati, sono:
- Supporto amministrativo e d’ufficio: 46%
- Lavoro legale: 44%
- Architettura e ingegneria: 37%
- Scienze della vita, fisiche e sociali: 36%
- Operazioni commerciali e finanziarie: 35%
Gli economisti stimano che il 60% della forza lavoro attuale sia impiegata in lavori che non esistevano 80 anni fa. Ciò equivale a dire che l’85% della crescita occupazionale proviene da posizioni create in base alle nuove tecnologie.
Il rapporto annuale AI Index 2023 dell’Università di Stanford ha rilevato che nel 2022 il 2,05% degli annunci di lavoro negli Stati Uniti ha richiesto una qualche competenza in materia di intelligenza artificiale, seguiti dal Canada con l’1,45% dei posti di lavoro e la Spagna con l’1,33%.
I ricercatori hanno evidenziato che in tutti i Paesi presi in esame, la percentuale di posti di lavoro che richiedono competenze di IA è aumentata dal 2014.
Tuttavia, in termini di competenze lavorative legate all’IA, la corona spetta all’India, con il 45% in più rispetto agli Stati Uniti, che occupano il secondo posto.
Quali lavori richiedono competenze di intelligenza artificiale?
L‘indagine globale di McKinsey sull’IA fa luce proprio su questo aspetto.
Al primo posto troviamo i software engineer, con il 39% delle aziende che hanno dichiarato di aver effettuato assunzioni per questa posizione in relazione all’IA. Seguono i data engineer e i data scientist dell’IA, rispettivamente con il 35 e il 33%.
Oltre ai ruoli che richiedono una formazione ingegneristica, anche gli specialisti del design e i traduttori sono entrambi entrati nella top 10.
Per quanto riguarda le competenze specifiche in materia di IA, Python – un linguaggio di programmazione ampiamente utilizzato – è citato nel 37% degli annunci di lavoro in materia di IA negli Stati Uniti, di cui quasi 800.000 nel 2022, come riporta Visual Capitalist.
Oltre a questo, anche altri due linguaggi sono rientrati nella top 10: SQL, citato nel 23% degli annunci di lavoro e Java nel 17%.
Anche l’informatica, l’analisi e la scienza dei dati occupano un posto di rilievo, in quanto menzionati rispettivamente nel 33, 20 e 19% dei posti di lavoro.
Al momento, lo Stato con il maggior numero di posti di lavoro nel campo dell’IA è la California, con il 17,9% della quota in tutti gli Stati Uniti.
Questo dato è più che doppio rispetto al Texas, secondo classificato, con l’8,4%. Tuttavia, con la delocalizzazione di alcune aziende in Texas per approfittare di tasse e costi operativi più bassi, questo divario è destinato a ridursi.
Intelligenza artificiale e statistiche aziendali
Quanto costerà l’implementazione dell’intelligenza artificiale? E, cosa altrettanto importante, quanto risparmieranno le aziende utilizzandola?
Le imprese del settore industriale che già utilizzano la tecnologia stanno registrando notevoli risparmi in termini di costi e di tempo.
Un rapporto di Accenture del 2022 ha evidenziato che alcune aziende che utilizzano l’IA per la progettazione, lo sviluppo e la produzione dei prodotti hanno risparmiato 30 volte di più rispetto ad altre, grazie a un migliore sfruttamento di tecnologie come i veicoli a guida autonoma e la gestione predittiva della catena di fornitura.
I risparmi sui costi e l’efficienza operativa sono i principali vantaggi delle aziende che utilizzano l’IA, come ha affermato il 54% delle organizzazioni in un sondaggio IBM del 2022.
Le ottimizzazioni delle prestazioni IT o di rete si sono piazzati al secondo posto con il 53%, mentre il miglioramento dell’esperienza dei clienti si è posizionato al terzo posto con il 48%.
A conferma di ciò, il servizio di streaming in abbonamento Netflix ha dichiarato che il suo sistema di raccomandazioni personalizzate alimentato dall’IA le permette di risparmiare 1 miliardo di dollari all’anno.
Ciò è dovuto in gran parte al fatto che gli spettatori si fidano di più dei consigli personalizzati rispetto a quelli genericamente “popolari”.
Questo maggiore coinvolgimento consente alla compagnia di mantenere i clienti soddisfatti, di ridurre le disdette e di pianificare le future produzioni interne. Questo accadeva nel 2015, quindi da allora l’uso e l’impatto dell’intelligenza artificiale non possono che essere aumentati e migliorati.
Uno studio condotto da Harvard Business Review ha rilevato che le aziende pioniere nell’utilizzo dell’IA nelle vendite hanno ottenuto risultati impressionanti. Tra questi, risparmi sui costi del 40-60%, tempi di produzione ridotti del 60%-70% e un aumento di contatti e vendite del 50%.
I settori destinati a trarre i maggiori vantaggi dai sistemi di IA sono quelli che tradizionalmente sono ad alta intensità di lavoro o di capitale.
Un rapporto di Accenture ha calcolato l’aumento dei profitti per settore entro il 2035, confrontando la situazione di base senza IA con i profitti attesi con l’IA in funzione. I settori che ne escono vincenti sono:
- Educazione: 84%.
- Servizi di alloggio e ristorazione: 74%
- Costruzioni: 71%
- Commercio all’ingrosso e al dettaglio: 59%
- Sanità: 55%
- Agricoltura, silvicoltura e pesca: 53%.
Anche la gestione della supply-chain basata sull’intelligenza artificiale ha ottenuto grandi successi.
I primi ad adottare questa tecnologia hanno risparmiato il 15% sui costi della logistica, aumentando al contempo le scorte del 35% e i livelli di servizio del 65% rispetto alla concorrenza, secondo quanto riportato da McKinsey.
McKinsey ha anche segnalato uno dei casi più eclatanti di utilizzo dell’IA nel 2017, ossia quando Amazon ha acquisito Kiva, un’azienda di robotica che automatizza il prelievo e l’imballaggio del magazzino.
Il risultato è stato che il ciclo click-to-ship dell’azienda, che di solito richiedeva 60-75 minuti con i lavoratori umani, è sceso a 15 minuti con i robot. Inoltre, la capacità di inventario è aumentata del 50%, mentre i costi operativi sono diminuiti del 20%.
Nonostante tutti questi risultati positivi, un numero significativo di aziende considera ancora i costi un ostacolo all’implementazione di soluzioni di IA.
IBM ha infatti riferito che il 29% delle aziende rimanda l’adozione dell’IA a causa del suo prezzo ancora esorbitante. Questo dato è secondo solo alla mancanza di capacità o competenze in materia di intelligenza artificiale, che il 34% delle aziende ha indicato come un ostacolo.
Un modello di costo costruito da Dylan Patel e Afzal Ahmad per Semianalysis ha stimato che ChatGPT costa circa 700.000 dollari al giorno per funzionare.
Ciò equivale a circa 0,36 dollari per query, in base ai dati di febbraio 2023, quando è stata pubblicata la ricerca.
Da allora, ChatGPT è passato da GPT-3 a GPT-4, che richiede una potenza di calcolo notevolmente superiore e, di conseguenza, un costo effettivo di gran lunga più alto.
C’è anche da considerare il problema ambientale. Un documento dell’Università Amherst del Massachusetts ha rilevato che l’addestramento di un singolo algoritmo di deep-learning può emettere 313 tonnellate di CO2.
Si tratta di una quantità cinque volte superiore a quella emessa da un’automobile media nel corso della sua vita.
Statistiche sui rischi dell’utilizzo dell’IA nel mondo del lavoro
Il rapporto dell’Università di Stanford ha esaminato il rischio di pregiudizi razziali e di genere quando si utilizza la tecnologia IA.
Le immagini generate con DALL-E 2 ritraggono il 97% delle persone in posizioni di autorità (ad esempio CEO e Direttori) come uomini bianchi, nonostante questi ruoli siano occupati rispettivamente anche da persone di colore (29,1%) e donne (39,6%)
Questa ricerca ha anche rilevato che alcuni aggettivi come “irragionevole”, “testardo” e “intellettuale” sono generalmente associati agli uomini, mentre “compassionevole”, “sensibile” ed “emotivo” sono più spesso associati alle donne.
Ciò comporta rischi preoccupanti se la tecnologia AI inizia a essere utilizzata per creare profili professionali prima che questi bias (pregiudizi) vengano neutralizzati.
Tuttavia, questa potrebbe essere una battaglia in salita, poiché i modelli sono in genere addestrati su dati del mondo reale che contengono intrinsecamente questi pregiudizi.
Secondo il rapporto di Stanford, i principali rischi legati all’adozione dell’IA che le aziende considerano rilevanti sono:
- Cybersicurezza: 59%
- Conformità alle normative: 45%
- Privacy personale/individuale: 40%
- Spiegabilità: 37%
- Reputazione dell’azienda: 32%
- Equità e correttezza: 30%
- Dislocazione della forza lavoro: 28%
- Sicurezza fisica: 20%
- Sicurezza nazionale: 13%
- Stabilità politica: 9%
Inoltre, uno studio di IBM ha rilevato che il 74% delle aziende che già utilizzano l’IA non hanno ancora adottato alcuna misura per ridurre i bias involontari nei propri sistemi di IA, mentre il 60% non ha ancora sviluppato politiche sull’uso etico dell’IA sul posto di lavoro.
Un’indagine di Forbes ha rivelato ulteriori preoccupazioni dei proprietari di aziende riguardo all’impatto dell’IA:
- il 43% teme di diventare dipendente dalla tecnologia
- il 33% è preoccupato per la potenziale riduzione della forza lavoro
- il 31% ha timori sulla privacy
- il 30% teme che l’IA possa fornire informazioni errate all’azienda o ai suoi clienti
- il 28% è preoccupato per gli errori legati ai bias
- il 24% ritiene che ridurrà il traffico verso i propri siti web
Statistiche sugli utilizzi dell’intelligenza artificiale
Esaminiamo ora alcune statistiche relative all’uso dell’intelligenza artificiale nelle nostre case e nella vita di tutti i giorni.
Secondo il Pew Research Center, il 57% degli utenti è entusiasta che l’intelligenza artificiale sostituisca le faccende domestiche; il 40% si dichiara favorevole all’utilizzo dell’IA per la diagnosi di patologie mediche e il 9% desidera che l’IA li aiuti a svolgere importanti attività quotidiane.
In un altro sondaggio condotto da Forbes, i principali utilizzi dell’IA sono stati citati come:
- Rispondere alle persone via SMS o e-mail: 45%
- Rispondere a domande finanziarie: 43%
- Pianificazione di un itinerario di viaggio: 38%
- Elaborazione di un’e-mail: 31%
- Preparazione di un colloquio di lavoro: 30%
- Scrivere un post sui social media: 25%
- Riassumere testi complessi o lunghi: 19%
Passando agli assistenti digitali basati sull’IA, i dati pubblicati su Statista mostrano che Google Assitant è più preciso nel rispondere alle domande, con un’accuratezza complessiva del 93% rispetto all’83% di Siri e all’80% di Alexa. L’unica categoria in cui Siri ha superato Google Assistant è stata quella dei comandi vocali per le funzioni del telefono.
La tecnologia IA ha fatto parlare di sé fin dall’inizio del decennio. Ecco alcune delle principali statistiche sull’IA che hanno fatto notizia:
- Microsoft Bing ha superato i 100 milioni di utenti giornalieri nel marzo 2023, grazie all’aggiunta di un chatbot IA alla sua funzione di ricerca.
- ChatGPT-4 ha superato l’esame di abilitazione all’esercizio della professione medica con un punteggio che supera il 7% di quelli dei candidati umani, secondo una ricerca pubblicata su SSRN a marzo 2023.
- Secondo Similarweb, sono circa 1,8 miliardi le visite mensili a chat.openai.com, il sito web a cui si accede a ChatGPT. Si tratta di circa 60 milioni di visite al giorno, con il 12% che proviene dagli Stati Uniti, l’8% dall’India e il 4% dal Giappone.
- Mentre ChatGPT è in piena espansione, uno degli più famosi strumenti di scrittura AI, Jarvis (in precedenza Jasper), sta subendo un colpo. Il traffico del sito è calato del 67% tra aprile e giugno 2023, passando da 71,6K utenti/mese a 23,7K.
- Più della metà (52%) degli adulti del Regno Unito ha sentito parlare di IA generativa e più di un quarto (26%) l’ha utilizzata personalmente, secondo una ricerca pubblicata nel luglio 2023 da Deloitte.
- Dopo 10 anni di lavoro presso Google, l’informatico Geoffrey Hinton si è dimesso dal suo ruolo a maggio 2023 e ha avvertito il pubblico del “rischio esistenziale” che i sistemi di IA rappresentano per l’umanità.
Domande Frequenti
Che cosa si intende per intelligenza artificiale e apprendimento automatico?
Chi ha inventato l’intelligenza artificiale?
Quale percentuale della popolazione utilizza l’IA?
Quante vite vengono salvate dall’IA?
L’IA può sostituire completamente gli esseri umani?
Fonti:
- Grand View Research
- Marketsandmarkets
- Presedence Research
- Global Market Insights
- Forbes
- NewVantage Partners Annual Survey of 2022
- IBM
- Allied Market Research
- Statista
- OpenAI
- Deloitte State of AI in the Enterprise, 5th edition report
- PwC’s Global Artificial Intelligence Study
- McKinsey Global Survey on AI
- University of British Columbia
- Nature
- University of Oxford
- Neuroscience News
- Pew Research Center
- Statista
- Goldman Sachs
- The AI Index 2023 Annual Report by Stanford University
- Visual Capitalist
- Accenture
- The Netflix recommender system: Algorithms, business value, and innovation.
- Harvard Business Review
- Accenture
- McKinsey
- McKinsey
- Semianalysis
- Energy and Policy Considerations for Deep Learning in NLP
- Forbes
- Research and Markets
- The Atlantic
- Statista
- Microsoft Bing Blogs
- SSRN
- Similarweb
- Deloitte
- BBC
- IDAP
- MedTech Europe